sabato 19 gennaio 2013

Santa Maradona

Regia: Marco Ponti
Attori: Stefano Accorsi, Libero de Rienzo, Anita Caprioli, Mandala Tayde
Genere: Commedia

Andrea è un ragazzo laureato in lettere ed è alla perenne ricerca di un lavoro. Insieme al suo amico Bart,  con il quale condivide un appartamento, conducono una vita precaria, con pochi soldi e tanti sogni nel cassetto. Un'amica indiana Lucia gli fa spesso visita. Tutto sembra cambiare quando Andrea incontra Dolores, attrice di teatro e insegnante di scuola. Inevitabile la nascita dell'amore che tuttavia ha una breve durata.


Instabilità generazionale. La precarietà è al centro del tessuto narrativo, un tema divenuto comune in molti film, diventando quasi un genere di commedia (vedi Generazione 1000 euro e Un giorno speciale, per citarne qualcuno). Tuttavia, nonostante questo, la trama non è stata ben sviluppata in ogni suo tassello.
Il racconto si concentra sul fatto che i due protagonisti, alla soglia dei trenta anni, disillusi dalla vita, tentano di sopravvivere. Ma, non c'è nessun particolare sviluppo. I protagonisti appaiono anestetizzati proprio perché c'è un'assenza di movimento evidenziato ancora di più dal ritmo dell’opera filmica che viene spesso interrotto. L’andamento è o troppo veloce, favorito anche da dialoghi dove spesso non si comprendono le parole (vedi Accorsi) o troppo lento. 
Non è stata riservata molta attenzione al montaggio, mentre ci si è concentrati sui dialoghi. Ci sono alcune battute degne di essere segnalate, come il dilemma di Dolores sulla finzione del cinema o come la spiegazione di Bart sul perché non fuma. Ci sono alcune frasi costruite ad hoc per divertire un pubblico che si distrae spesso per la monotonia che aleggia nel film. 


La scelta degli attori. Stefano Accorsi, protagonista principale riveste sempre lo stesso ruolo. Sempre nevrotico, inespressivo e ad una dimensione (all’epoca, si poteva rimanere affascinati giusto da quel accento emiliano che tanto lo contraddistingue). Invece, Libero de Rienzo è il vero protagonista. E' divertente e in qualche misura, affascina perché rende interessanti alcune frasi che potrebbero risultare banali. 
Complessivamente, Santa Maradona, essendo il film d'esordio per Marco Ponti, non è da cestinare perché questi trentenni che restano legati ancora all’età adolescenziale, alla fine cercano una svolta per “sistemare le cose”. 
Perché questo titolo? Santa Maradona è il titolo di una canzone di Manu Chao che sentiamo all'inizio del film. Forse, l'intento del regista era quello di farci comprendere che, oltre l’amore che i due protagonisti hanno per il calcio, come Maradona, anche loro possono ricominciare, insomma avere un’altra chance nella vita. 

Voto: 2/5
Pubblicato su Roar Magazine

4 commenti:

  1. Ottima analisi.
    Non sono d'accordo sul fatto che Libero De Rienzo sia il vero protagonista, sì, è l'unico personaggio divertente del film ed è un bravissimo attore, ma la storia è incentrata tutta su Andrea, Bart è semplicemente "l'uomo accappatoio".
    http://www.youtube.com/watch?v=HeHxh5Z5LBk

    RispondiElimina
  2. Grazie per il complimento..
    sì, il film sarà concentrato su Andrea, ma Bart prevale nonostante sia "l'uomo accappatoio"..e poi Accorsi, se tu vedi tutti i suoi ruoli, è sempre lo stesso..

    RispondiElimina
  3. Vabbè, ora si parlava di Santa Maradona.
    Stefano Accorsi quando recita sembra un adolescente in piena crisi ormonale, parla sempre con fare agitato, a volte mette ansia.
    Hai visto "Piccoli Maestri"? Gran bel film, anche lì ad intervalli, nonostante faccia la parte del partigiano, riesce a provocarti la sensazione di volergli tirare due schiaffi. :D

    RispondiElimina
  4. ahahahahahha vero!! E pensare che alla tenera e sciocca età di 15 anni io avevo una cotta esagerata per lui..sarà l'accento..
    Piccoli Maestri è un bel film..vero!

    RispondiElimina